“Tampone e Test sierologico: quali sono le differenze?
Il tampone nasofaringeo, tramite prelievo di saliva dal naso e dalla bocca, è un esame che serve per ricercare il virus e quindi per diagnosticare l’infezione in atto.
In una parte dei soggetti testati (pari al 15%) il risultato del tampone può essere falsamente negativo; in questo caso il soggetto, se sintomatico, va nuovamente sottoposto a test in base all’andamento clinico.
Il test sierologico, tramite prelievo di sangue, invece, permette, di individuare la presenza di anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus e non è decisivo per la diagnosi di infezione in atto, in quanto l’assenza di anticorpi non esclude la possibilità di un’infezione in fase precoce, con relativo rischio che un individuo, pur essendo risultato negativo al test sierologico, risulti contagioso. Anche il test sierologico può, come il tampone, essere falsamente negativo in una quota di pazienti pari al 20% circa. In caso di sintomi e di test sierologico negativo c’è una chiara indicazione ad eseguire la ricerca diretta mediante tampone.”
Entrambe le diagnosi possono essere richieste presso i centri ASL della Sanità Pubblica o presso i centri privati autorizzati al protocollo COVID-19.
L’eventuale esito positivo del test deve in ogni caso essere comunicato al Dipartimento di prevenzione competente da parte del laboratorio di esecuzione per la messa in atto delle azioni di contenimento del virus e per l’analisi epidemiologica.
(Fonte Ditonno Centri Clinici, ASL Bari)