Al Petruzzelli, si torna, dopo la pausa estiva, a suonare l’opera e questa volta da giovedì 6 settembre a domenica 16 settembre 2018, va in scena Rigoletto di Giuseppe Verdi.
Il Rigoletto forma una trilogia di capolavori, eseguiti intorno al 1850, insieme a Il Trovatore e a La Traviata, in cui il protagonista è un personaggio popolano che si scontra con i protagonisti nobili come i re e le principesse dell’opera tradizionale.
TRAMA Rigoletto è un buffone gobbo alla corte di Mantova (che inizialmente doveva essere quella di Francia, poi cambiata per la censura, infatti il nome del buffone in francese significa “colui che scherza”) che prende in giro i nobili, i loro vizi, i loro amori, i loro tradimenti, le loro passioni, i loro problemi, sino a meritarsi la loro vendetta, infatti gli rapiranno la figlia Gilda.
Con quest’opera melodrammatica si volle fare la morale alla società che stava andando in crisi tra la decadenza dei nobili ricchi e oziosi e l’ascensione dei borghesi arricchiti non per dinastia, entrambi ceti della società in cui sopravviveva ancora l’idea di inferiorità della donna il cui pregio erano solo la verginità e la dote.
La Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari presentano Rigoletto di Giuseppe Verdi, melodramma in tre atti, libretto di F. M. Piave con:
Direttore stabile Giampaolo Bisanti
Regia Arnaud Bernard
Maestro del coro Fabrizio Cassi
Scene Alessandro Camera
Costumi Katia Duflot
Orchesta e coro del Teatro Petruzzelli
Allestimento scenico di Fondazione Arena di Verona, Opera di Losanna, Opera di Marsiglia, Opera Teatro di Avignone.
Ecco, i versi celebri:
“La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d’accento – e di pensiero.
Sempre un amabile,
Leggiadro viso,
In pianto o in riso, – è menzognero.
È sempre misero
Chi a lei s’affida,
Chi le confida – mal cauto il core!
Pur mai non sentesi
Felice appieno
Chi su quel seno – non liba amore!”.