Una discarica a cielo aperto proprio dinanzi la scuola dell’infanzia Annibale di Francia. Siamo a San Pasquale, in una traversa delle centralissime e frequentatissime vie Re David, Postiglione e Amendola. Ogni giorno accumuli di rifiuti che restano abbandonati lì tra l’indignazione dei cittadini residenti, ma soprattutto dei genitori dei bimbi costretti a subire e a sopportare tutto ciò.
“La denuncia ci arriva direttamente da alcuni genitori dei bambini che frequentano la scuola, stanchi, ogni giorno, di assistere e subire una simile situazione di degrado.” – spiega Danilo Cancellaro, presidente dell’associazione Sos Città – “I genitori da anni chiedono interventi all’Amiu e all’amministrazione comunale senza riuscire ad ottenere nessun tipo di intervento e/o miglioria. Se da un lato infatti l’inciviltà di alcuni causa ciò, dall’altro l’amministrazione comunale e municipale dovrebbe avere maggiore cura e attenzione almeno nelle immediate vicinanze di punti sensibili quali scuole e ospedali. La mancanza di igiene delle strade preoccupa e non di poco i genitori.”
“Le soluzioni per migliorare il contesto sono molteplici. L’isola ecologica potrebbe tranquillamente essere posizionata qualche metro prima, tra alcuni alberi lì presenti, in maniera tale da evitare gli accumuli dei rifiuti dinanzi la scuola e soprattutto, permettere l’utilizzo del marciapiede alle mamme con i passeggini, ad oggi sempre ostruito dai rifiuti” spiega Dino Tartarino, vice presidente di Sos Città – “In secondo luogo è opportuno ripristinare la segnaletica orizzontale di attraversamento pedonale, la cui assenza, autorizza alcuni automobilisti a parcheggiare l’auto nel punto esatto in cui dovrebbero esserci con la conseguenza che anche i presupposti minimi di sicurezza risultano essere assenti. Eppure anche la scuola Annibale di Francia è una realtà esistente e importante di questa città. Per tali motivi dunque, chiediamo che ci si attivi nel più breve tempo possibile per porre rimedio ad un’assurda situazione che da anni si protrae in danno di quelli che saranno i cittadini del domani” conclude.