Giardino Satalino e il water dalle bottiglie d’oro!
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Con la pandemia nessuno spostamento è più dato per scontato e tanti sono i dubbi che sorgono su dove sia possibile andare e soprattutto come!
Facciamo chiarezza e vediamo insieme i viaggi consentiti dalla normativa italiana e quali sono gli obblighi prima, durante e dopo il viaggio.
Prima di qualsiasi spostamento è necessario consultare la normativa italiana e la normativa vigente nella destinazione verso cui viaggiamo. La fonte da consultare è sempre il sito della Farnesina: www.viaggiaresicuri.it
Di seguito l’elenco dei paesi (indicato dalle autorità come Elenco C dei Paesi) verso cui sono, al momento, consentiti gli spostamenti dall’Italia per qualsiasi motivo e quindi anche per turismo.
Accanto ai paesi con le restrizioni più morbide (senza obbligo di quarantena all’arrivo) troverete in rosso le linee guida per l’ingresso nel paese secondo le normative locali.
Le seguenti indicazioni sono aggiornate al giorno 11/05
Vi sono anche alcuni paesi extra UE verso cui sono consentiti spostamenti (Elenco D): Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia
Questi paesi però pongono limitazioni all’ingresso per cui è sempre necessario verificare le normative dei singoli paesi.
Al rientro in Italia, in tal caso:
Il sito della Farnesina http://www.viaggiaresicuri.it/ è costantemente aggiornato sulle disposizioni delle autorità sia italiane che estere. È anche disponibile un questionario per capire se la legge italiana permette lo spostamento che vogliamo fare in una determinata destinazione.
In seguito all’entrata in vigore del Decreto-legge 22 Aprile 2021 gli spostamenti sono consentiti dal 26 Aprile tra regioni gialle.
Gli spostamenti in entrata e in uscita da zona arancione o rossa sono consentiti invece per comprovate esigenze lavorative, necessità, motivi di salute, per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Come la scorsa estate è anche necessario registrare il proprio ingresso in alcune regioni (Al momento Sardegna https://sus.regione.sardegna.it/sus/covid19/regimbarco/init e Sicilia https://testcovid.costruiresalute.it/ ).
Ma ecco la novità:
Gli spostamenti tra regioni anche arancioni e rosse sono consentiti ai soggetti muniti delle certificazioni verdi COVID-19 o Green Pass, la misura che ci permetterà di viaggiare in sicurezza!
Cos’è? Il Green pass o certificazione verde COVID-19 è una certificazione rilasciata al fine di attestare:
-l’avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del ciclo;
-l’avvenuta guarigione da COVID-19,
-l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
Validità = 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale; 6 mesi dalla data di guarigione da Covid; 48 ore dall’esecuzione del test.
Da chi è rilasciato? Rilasciato su richiesta: se si è vaccinati va richiesto alla struttura sanitaria di riferimento. Se si è guariti da Covid va richiesto all’ospedale in cui si è stati ricoverati o al medico di base. Se è stato effettuato un tampone va richiesto alla farmacia o struttura autorizzata privata o pubblica in cui è stato eseguito.
Sarà messa a punto una piattaforma nazionale DGC (Digital Green Certificate) per l’emissione e validazione delle certificazioni verdi Covid19, utilizzabili a livello nazionale ed europeo. Con un decreto saranno anche stabilite le misure per assicurare la protezione dei dati personali. Nel frattempo le certificazioni verdi Covid-19 rilasciate saranno valide purché assicurino la completezza delle informazioni specificate nel decreto.
Questo articolo è “un’istantanea” delle linee guida in materia di spostamenti ma seguiranno aggiornamenti al passo con le normative!
Ciò che è certo è che si iniziano a porre le basi di un turismo che deve adattarsi alle circostanze, che deve essere più responsabile e prudente.
Sos Travel è una rubrica a cura di Roberta Acquafredda – travel agent Mister Holiday
Per qualsiasi informazione o chiarimenti su normative Covid, mete, strutture ricettive o per preventivi resto a disposizione ai recapiti indicati qui in basso!
Vi ricordo che per tutti i possessori della SOS CARD la quota di apertura pratica su qualsiasi prenotazione è gratuita!
Contatti: Facebook: Agenzia viaggi online – I viaggi di Roberta
Instagram: mhonline_iviaggidiroberta
WhatsApp: +39 366 4788840
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Appena riaperta dopo alcuni lavori di riqualificazione, la Pineta di san Francesco si ritrova già nel degrado, quello stesso degrado che l’ha caratterizzata nel corso degli ultimi anni nonostante i diversi tentativi fatti per tornare a farla risplendere.
“Sembra di essere in un deposito abbandonato e invece no, siamo nella storica e sempre splendida Pineta di san Francesco” – spiegano Danilo Cancellaro e Dino Tartarino, rappresentanti di Sos Città
“La pineta lato mare, appena riaperta, ha già bisogno di attenzione. Lo scenario è infatti quasi da paura: rifiuti, materiale di risulta, plastica ovunque, alberi caduti, rami spezzati…insomma il degrado qui regna sovrano. In particolare, i cittadini ci hanno segnalato che gli alberi caduti siano in quelle condizioni da diverse settimane senza nessun genere di intervento mentre per quel riguarda i rifiuti, è senza ombra di dubbio che la responsabilità sia degli incivili, ma è altrettanto vero che la situazione non può restare così, pertanto urge un intervento di pulizia immediato e accurato!” – denunciano i due.
“La Pineta merita maggiore cura e attenzione e i cittadini (tantissimi) che lo frequentano per sport e passeggiate hanno diritto di vivere e di avere un’area a verde che assomigli ad un’oasi naturale piuttosto che ad una discarica. Per questo chiediamo al sindaco Decaro e all’assessore Petruzzelli, di avere nei riguardi della pineta, ancor più attenzione di quella che ad oggi hanno avuto essendo uno tra i polmoni a verde più importanti e grandi della città di Bari” – concludono
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In questo momento di emergenza che ci vede tutti coinvolti, come frutti di un unico albero e foglie dello stesso ramo, è più che mai indispensabile reinventarsi, per far si che il tempo che prima era il miglior consigliere, non diventi oggi un macigno sulle nostre spalle.
Con queste parole, Esecuzione Verde Group di Antonio Lavermicocca, nota azienda green della nostra città, nostro partner, tra l’altro, della tessera sconti che offriamo a tutti i cittadini chiamata Sos Card (se non l’hai ancora richiesta, clicca qui per farlo subito) presenta il suo nuovo concorso di scrittura di fiabe avente a tema, come sempre, la natura.
La partecipazione è assolutamente GRATUITA!
Il concorso è aperto a tutti i soggetti che sappiano scrivere e che abbiano un età compresa tra gli 8 e i 14 anni. I partecipanti dovranno presentare un elaborato inedito.
La giuria determinerà una classifica, basandosi sulla propria sensibilità artistica e umana, sul valore dei contenuti, sulla forma espositiva e sulle emozioni suscitate.
Tra tutti gli elaborati, i 30 migliori daranno vita ad un libro di fiabe intitolato appunto “Raccontiamoci la natura” che verrà stampato, pubblicato e promosso da Esecuzione Verde Group nelle scuole, librerie, associazioni, social ecc.
Il testo deve essere inviato al seguente indirizzo email info@esecuzioneverde.com assieme all’indicazione del nome e cognome, data e luogo di nascita, classe e scuola frequentata, oltre alla firma dell’autore e del genitore.
“Tutto questo ci aiuterà a dare un senso al tempo, a riflettere sul ruolo della natura, nostra grande Maestra, e ad esorcizzare la paura, perchè come dice F. Orselli “la paura è vigliacca, ma se la guardi in faccia si scioglie”” – così concludono Antonio Lavermicocca e Tina Camardelli, collaboratrice e responsabile del concorso
L’invito è ovviamente quello di partecipare in massa! Forza!
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Esecuzione Verde di Antonio Lavermicocca da oltre 30 anni grazie all’amore per la natura e allo spirito creativo si impegna nella realizzazione di giardini servendosi di uno staff professionale e qualificato sia nell’installazione che nella manutenzione dell’area verde
DOVE SI TROVA?
Esecuzione Verde è in via Giulio Petroni, 129/G
Info e contatti
Telefono: 080 5031856
Email: info@esecuzioneverde.com
Sito web: https://www.esecuzioneverde.com
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Bari vince il primo premio per la 19° edizione de “La città per il verde”, ma quale verde?
Una nota del Comune informa che “La ripartizione Lavori pubblici – settore Verde e giardini rende noto che il Comune di Bari è risultato vincitore della diciannovesima edizione de “La Città per il Verde”, il premio organizzato dalla casa editrice “Il Verde Editoriale” di Milano. Il premio è assegnato ai Comuni italiani, ad altri enti pubblici, a strutture private a finalità pubblica e alle associazioni di volontariato che durante il corso dell’anno si sono distinti per iniziative di incremento di verde urbano, realizzazione di nuovi parchi e giardini, attività di manutenzione e iniziative particolarmente rilevanti sulle attività afferenti alla sfera ambientale cittadina” e molti dubbi sorgono spontanei.
Il premio che intitola Bari “città del verde” dà per scontato che la costruzione di parchi che ha “invaso” la città di Bari ha dato vita ad alberi, fiori e giardini, ma pochi sanno che a Bari si è soliti distinguersi, tanto che i nostri parchi mancano di verde e esagerano col grigio; non vi sono alberi ma cemento a volontà; e tristi colori freddi e scuri hanno preso il posto dei colori floreali che dovrebbero caratterizzare un reale parco in cui è la natura che è posta al centro, e non l’impronta dell’uomo.
La costruzione massiccia di parchi, i quali non corrispondono all’immaginario collettivo, potrebbe al massimo premiare Bari per essere “la città del grigio” o “la città al verde” visto che la costruzione di numerosi parchi- in cui il verde è quasi assente- se da una parte non richiede molta manutenzione e costi, dall’altra rimane una spesa inutile se l’obiettivo -con detta costruzione- non viene perseguito. Obiettivo dei parchi è quello di permettere incontro sociale, sviluppare relazioni umane e mettere in contatto l’uomo e la natura, quest’ultima fonte vitale dell’uomo stesso. Tale obiettivo a Bari non è stato raggiunto, se non attraverso l’ausilio del privato. Basti pensare al parco Troisi, realizzato con fondi derivanti dal Pirp, in cui la parola “parco” ha poco senso data la bassissima quantità di verde presente realmente a favore di cemento e di un campo da calcetto.
A questo si aggiungono le numerose segnalazioni, a cui SOS Città dà voce, che molto spesso riguardano lo sradicamento del verde tra le strade della città. Tra queste non possiamo non ricordare, indipendentemente dai gusti, la desertificazione della principale strada dello shopping barese, ovvero via Sparano in cui le palme hanno lasciato spazio a km di cemento, a panchine a forma di tasti di pianoforte e blocchi di pietra.
Ancora: allo sdradicamento degli alberi di via Amendola per i lavori di allargamento della strada, agli alberi abbattuti in via Caldarola per favorire la realizzazione di tre rotatorie ecc…
Se da un lato si provvede all’eliminazione del verde, dall’altro di certo il servizio di cura e manutenzione dello stesso non brilla. Basti pensare alla scarsissima cura degli alberi in città, ai numerosi alberi caduti e mai rimpiazzati, alle numerose palme morte sul lungomare, in corso Vittorio Emanuele, al parco 2 Giugno, all’assensa di manutenzione del verde del parco Suglia a Japigia, costrette a sopravvivere di vita propria e ai trasandatissimi rondò di san Girolamo.
Se c’è un verde che brilla a Bari è soltanto quello delle sterpaglie che crescono rigogliose e indisturbate lungo i marciapiedi, tra l’asfalto, nelle aiuole vuote e persino negli stessi giardini.
Bari non diventa “verde” se premiata, ma è necessario rimboccarsi le maniche e “colorare” realmente di verde la città dei baresi.
Potremo vincere centinaia di premi, ma fino a quando quanto premiato non diverrà realtà e non sarà tangibile dai cittadini stessi, Bari non potrà vantare alcun progresso.
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