Sanremo 2019: vincitori, voti, polemiche, curiosità

La 69esima edizione del festival di Sanremo, la kermesse più importante della musica italiana, diretta artisticamente da Claudio Baglioni che ha voluto accanto come il bianco e il nero dello yin e dello yang, citando la filosofia cinese, considerando la forma del numero sessantanove, l’imitatrice Virginia Raffaele e l’attore Claudio Bisio, si è appena conclusa.

IL VINCITORE SENZA VOTI
A trionfare sia nella categoria giovani che nella categoria big è stato un unico interprete, Mahmood, 26 anni, milanese, nato da madre sarda e padre egiziano, con il brano Soldi che racconta il rapporto difficile, autobiografico, tra un padre assente e un figlio. Sconosciuto sino a qualche settimana fa, nonostante le collaborazioni autoriali con altri cantanti famosi, Mahmood ha fatto breccia nei cuori della giuria di qualità in prima fila all’Ariston, ma un po’ meno in quella demoscopica da casa scatenando sin da subito discussioni social e addirittura un’accusa di strumentalizzazione politica della vittoria da parte di critici e giornalisti d’opposizione che decretando la sua vittoria hanno voluto lanciare una provocazione all’attuale governo, proprio all’evidenza delle percentuali di votazione.

VOTO 8
Poi sul podio dopo il vincitore, al secondo posto Ultimo, il cantautore romano, vincitore dei giovani dello scorso anno e paladino dei palazzetti tutti esauriti, con il brano I tuoi particolari e al terzo posto Il Volo, il trio lirico famoso in tutto il mondo, già vincitore di un festival sanremese, con il brano Musica che resta.

VOTO 9
Al quarto posto Loredana Bertè la rocker italiana con quarantanni di carriera e una standing ovation per ogni sua esibisione sul palco dell’Ariston a Sanremo con il brano Cosa ti aspetti da me che faceva pensare alla sua vittoria almeno per uno dei cinque premi agli artisti da parte della critica e dei giornalisti e invece niente.

VOTO 5
All’ultimo posto tra i 24 artisti in gara invece Nino D’angelo e Nino Cori con il brano neomelodico Un’altra luce purtroppo minati anche da errori del reparto tecnico audiofonico.

VOTO 7
Poi al centro del chiacchiericcio, quest’anno, invece che la solita Anna Tatangelo, all’Ariston, con il brano La parte migliore di me, è toccato stare ad Achille Lauro, rappresentante della nuova musica trap con il brano Rolls Royce, accusato prima di plagio, poi di inno alla droga, ma lui ha subito messo a tacere i maligni dicendo che il titolo della canzone non fosse riferito all’omonima pasticca di ecstasy, ma alla casa automobilistica di lusso ripresa nella citazione di Marylin Monroe che dice “È meglio piangere sul sedile di una Rolls Royce che sul sedile di un tram”.

VOTO 6
Curioso, serata dopo serata, è stato aspettare la parte finale dell’esecuzione degli Ex-Otago, gruppo genovese del panorama discografico indipendente, con il brano Solo una canzone che con l’abbraccio del cantante a una persona qualsiasi del pubblico ha tenuto alto l’interesse del pubblico. Insomma prima loro apparizione alla televisione e pare abbiano già capito come funziona.

VOTO 8
Ed emozionante è stata l’esibizione di Enrico Nigiotti, cantautore e musicista toscano, passato sia da Amici di Maria de Filippi che da XFactor sotto l’ala di Mara Maionchi che con il brano autobiografico Nonno Hollywood ha regalato ai nipoti che hanno perso i nonni una consolazione fatta di parole e musica.

VOTO 6
L’usignolo di Arisa con il brano Mi sento bene purtroppo non ha raccontato la verità quest’anno sul palco, perché ha cantato con la febbre, sforzandosi, anche se grazie alla vivace musicalità l’esibizione è risultata piacevole.

VOTO 6
L’esistenzialismo e il tema psicologico, da non considerare come banalità, nei brani di Simone Cristicchi con Abbi cura di me e Daniele Silvestri e Rancore con Argentovivo ha portato i due cantautori a essere vincitori di molti dei premi della critica e dei giornalisti. A loro si è aggiunto solo Motta con il brano Dov’è Italia per il duetto speciale con Nada.

NON CLASSIFICATI
Tutti gli altri artisti in gara sono stati di passaggio sul palco dell’Ariston, forse perché poco lo spazio delle esibizioni nella comunque lunga diretta televisiva. E tra questi solo Irama, vincitore di Amici, esibitosi con il brano La ragazza con il cuore di latta, grazie al suo tono di voce potente e ai suoi occhi magnetici è riuscito ad emergere.

VOTO 10
Il Dopofestival è stato il vero spettacolo spettacolare condotto dalla giornalista Melissa Greta Marchetto con l’attrice “sull’altalena” Anna Foglietta e l’attore Rocco Papaleo che seppure in onda alle due di notte è stato momento di leggerezza, condivisione, confronto ed esibizione dei cantanti in gara con brani storici della musica italiana. Qui il piacere della festa tra amici dopo il dovere della gara in eurovisione.

Chissà se Claudio Baglioni torni di nuovo al festival, per un Sanremo tris, l’anno prossimo?

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