Il Reddito di Emergenza è una misura di sostegno economico in favore dei nuclei familiari in difficoltà economiche a causa dell’emergenza coronavirus. Tale misura è nata, nello specifico, nel corso della prima ondata della pandemia, ma il decreto ristori ha disposto e confermato ulteriori due mensilità per i mesi di Novembre e Dicembre.
Il REM non è per tutti!
Il Reddito di Emergenza presenta diverse incompatibilità. Innanzitutto non può essere usufruito da tutti colori i quali già percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Il Rem è incompatibile altresì con la presenza nel nucleo familiare di uno o più persone titolari, al momento della presentazione della domanda, di rapporti di lavoro dipendente con retribuzione lorda superiore all’importo massimo del beneficio spettante. Ancora, il Rem è incompatibile per i lavoratori dipendenti per i quali sia stata attivata la Cassa Integrazione, ordinaria o in deroga, nonché per i soggetti titolari di pensione, fatta eccezione per le pensioni di invalidità. Infine il Rem è incompatibile con qualsiasi altra indennità COVID prevista dal Governo.
Quali sono i requisiti?
Per poter presentare la domanda è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Essere residente in Italia
- Valore ISEE non superiore a 15.000 €
- Reddito familiare, riferito al mese di Settembre 2020, non superiore all’ammontare mensile del beneficio spettante
- Patrimonio familiare mobiliare, riferito all’anno 2019, non superiore a 10.000 €. La soglia aumenta di 5.000 € per ogni componente del nucleo successivo al primo fino ad un massimo di 20.000 €. Ulteriori 5.000 € sono previsti per ogni componente all’interno del nucleo disabile o non autosufficiente
Tempi e modalità
La domanda per il nuovo Reddito di Emergenza può essere presentata inderogabilmente dal 10 al 30 Novembre 2020.
Per tutti coloro i quali hanno già usufruito delle precedenti mensilità, il nuovo Reddito di Emergenza verrà riconosciuto d’ufficio. Per chi invece non ha mai presentato la domanda, potrà farlo direttamente sul portale dell’INPS oppure attraverso l’assistenza di un patronato.