Stessa spiaggia, stesso mare, stesso degrado anche per quest’anno nella spiaggia pubblica di Pane e Pomodoro, approdo balneare di baresi e turisti.
L’accessibilità al mare si limita alla zona di sabbia che copre solo un terzo dell’area, mentre la restante zona di ciottolato e scogliera, dove i tre pontili con scalette arrugginite e pericolanti che servono per scendere in acqua, versa nell’abbandono assieme al parcheggio, al campo di volley, alle aiuole cresciute selvaggiamente e al sentiero per la corsa e la bicicletta sommerso dal fango.
Chiediamo l’intervento dell’amministrazione per garantire ai cittadini di poter godere del servizio pubblico, un servizio che alla soglia dell’estate si mostra come una struttura da evitare per scegliere di emigrare verso nuovi lidi.