Decreto Aiuti: 200 euro in arrivo per famiglie e imprese insieme a tanti altri bonus!

Il Consiglio dei Ministri del 2 Maggio 2022 ha approvato il nuovissimo Decreto Aiuti contenente nuovi bonus per famiglie e imprese per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina per un totale di 14 miliardi di euro messi a disposizione.

Il testo del Decreto Aiuti, composto da 50 articoli nell’ultima bozza in attesa della definitiva pubblicazione, si articola nei seguenti ambiti:

  • energia: contenenti misure per ridurre il costo di luce e gas, oltre a semplificazioni per le autorizzazioni per la produzione nazionale;
  • imprese: contenenti misure per assicurare liquidità, favorire produttività e attrarre investimenti;
  • lavoro, politiche sociali e servizi ai cittadini: nuovi bonus per lavoratori e pensionati a fronte dell’inflazione, per il sostegno al pagamento degli affitti e per potenziare i servizi digitali;
  • enti territoriali: contenenti misure per sostenere Regioni, province e comuni e potenziare gli investimenti;
  • accoglienza e supporto economico: contenenti misure sia a beneficio delle persone in fuga e accolte in Italia, sia in favore del Governo ucraino.

Bonus una tantum di 200 €, di cosa di tratta e a chi spetta?

Il bonus una tantum di 200 euro introdotto per i lavoratori e i pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro, è uno degli interventi previsti nel testo con il fine di rispondere alle difficoltà connesse al caro prezzi dovuto alla crisi ucraina.

Potranno godere di questo bonus non soltanto i lavori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi.

Il pagamento del bonus di 200 euro verrà effettuato dai sostituti d’imposta per dipendenti e pensionati, che lo percepiranno i primi a giugno e i secondi a luglio, mentre per i titolari di partita IVA sarà molto probabilmente necessario fare domanda, le cui modalità ancora non sono state rese note.

Al bonus di 200 euro si affianca il potenziamento del Fondo affitti. Inoltre è previsto un nuovo bonus per studenti e lavoratori pendolari.

Bonus sociale per le bollette

Confermato inoltre il bonus bollette per i nuclei familiari con ISEE fino a 12.000 euro, che sarà riconosciuto anche per il terzo trimestre e che si applicherà in via retroattiva anche al primo trimestre. Questo significa che per tutti coloro che non hanno fatto in tempo a presentare l’attestazione ISEE, potranno ancora farlo e riceveranno un rimborso in caso di avvenuto pagamento.

Superbonus 110% valido fino al 30 settembre

Prorogato al 30 settembre 2022 la scadenza del Superbonus 110 per cento per le spese sostenute entro il 2022 per le abitazioni unifamiliari. La misura slitta quindi in avanti rispetto al vecchio termine del 30 giugno 2022.

Vale per gli interventi effettuati dalle persone fisiche su unità immobiliari a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per al meno il 30 per cento dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati.

Proroga taglio Accise sui carburanti

Lo sconto che vale 30 centesimi al litro su benzina e gasolio si allarga anche al metano auto dove l’accisa sarà a zero euro per metro cubo e l’Iva verrà ridotta dal 22% al 5%. Durerà per tutti i carburanti fino all’8 luglio 2022.

Per le imprese aumenta al 25% il credito d’imposta per l’acquisto di gas ed energia elettrica. Un credito d’imposta al 28% per il primo trimestre 2022 è destinato agli autotrasportatori per la spesa sostenuta per l’acquisto di gasolio. Un credito d’imposta del 10% è rivolto anche alle imprese energivore «a forte consumo di gas naturale» per il gas naturale acquistato nel primo trimestre 2022.

Sostegni alle imprese

Contributo massimo di 400 mila euro per sostenere le imprese che hanno interscambi con le aree coinvolte nel conflitto Russia- Ucraina (Russia, Ucraina, Bielorussia) e che hanno subito pesanti ripercussioni economiche.

Prorogata al 31 dicembre 2022 la garanzia di Sace per i prestiti per la liquidità delle imprese danneggiate dalla guerra

Sale al 50 per cento il credito d’imposta per gli investimenti in beni immateriali 4.0, mentre sale al 70% (per le piccole imprese) e al
50% (per le medie imprese) il credito d’imposta Formazione 4.0.

Prevista una «fast track» ovvero una corsia rapida per le aziende che effettueranno investimenti in produzioni strategiche sopra i 50 milioni di euro.

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