È di questi giorni la notizia che ha fatto comparire sul volto di molti un sorriso, come se ci fosse il sol leone in pieno inverno, dell’uscita al cinema del nuovo film di Checco Zalone.
L’attore barese, al secolo Luca Medici, originario di Capurso, laureato in giurisprudenza e arrivato al successo di pubblico con le sue gag sul palco di Zelig, in televisione, ha anche confermato il suo talento comico, satirico e umoristico al cinema con quattro film record di presenze al botteghino: nel 2009 Cado dalle nubi nelle vesti di un musicista che cerca l’occasione per poter vivere con la sua arte, nel 2011 Che bella giornata nelle vesti di una guardia giurata che cerca l’amore, nel 2013 Sole a catinelle nelle vesti di un papà che cerca di regalare un’estate indimenticabile al proprio figlio e nel 2016 Quo vado? nelle vesti di un uomo che cerca e vuole il posto fisso.
Per il ciclo zaloniano, nella trama, il protagonista è sempre Checco, un uomo buono, in gamba e particolarmente simpatico, dall’accento pugliese che lascia la casa e gli affetti per cercare fortuna altrove, prima al Nord Italia, poi addirittura al Nord del Mondo… e chissà dove sarà nell’Amico di scorta, già si dice in Kenya, in Africa, in questo quinto, attesissimo appuntamento con il cinema italiano… sì, italiano perché nonostante l’accento regionale il genio artistico, attoriale e musicale (per chi non lo sapesse Zalone/Medici è anche un bravo musicista) in collaborazione con l’amico e regista barese Gennaro Nunziante che però non sarà più presente sul set, per una regia autonoma, ha saputo dimostrare in tempi recenti (Totò agli inizi del ‘900 fu il primo, ricevendo consensi internazionali) che la risata è vincente, perché è trasversalmente rivolta a tutti, forse a noi baresi un po’ di più.