Cashback di Stato: cos’è e come funziona

Il cashback di Stato è un provvedimento per incentivare i pagamenti digitali offrendo un bonus chiamato cashback, uno sconto a posteriori che si traduce in un rimborso sul conto corrente.

Se vuoi risparmiare fino a 300 euro all’anno (più eventuale super cashback da 3.000 euro) devi conoscere bene come funziona il cashback di Stato, come iscriversi al servizio e quali sono i limiti

Come funziona?

Il cashback di Stato è un bonus proposto dal Governo italiano che offre un rimborso sulle spese che si effettuano con sistemi di pagamento tracciabili. La percentuale di denaro reso è pari al 10% della spesa fatta con moneta elettronica. Le transazioni minime da effettuare per sbloccare la possibilità di ricevere il cashback è pari a 50 transazioni per semestre.

Sono valide le transazioni con carta di credito, carta di debito, bancomat, carte conto, wallet digitali, app di pagamento (Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay) e anche con bonifici bancari.

Il bonus cashback di Stato è disponibile su qualunque categoria merceologica: elettronica, abbigliamento, cibo e bevande, medicinali, viaggi, noleggi e altro ancora.

Il ritorno di denaro, però, si applica solo sui pagamenti effettuati nei negozi fisici, NON vale sulle transazioni e-commerce effettuate online.

Il cashback di Stato è stato pensato per essere più semplice possibile. Basterà infatti scaricare e configurare l’app IO PagoPA. Al raggiungimento degli obiettivi, il rimborso cashback partirà in automatico all’IBAN o al conto corrente indicati nella registrazione all’app IO PagoPA, entro i limiti di tempo previsti.

Per registrarsi all’app IO PagoPA occorre una carta d’identità elettronica (CIE) oppure delle credenziali SPID (identità digitale). Una volta completato il login dovrai aggiungere uno o più metodi di pagamento che utilizzi abitualmente.

Limiti di spesa

Non è fissato un importo minimo di spesa: concorrono al raggiungimento della quota minima i pagamenti di qualsiasi entità. Le transazioni di importo superiore a 150 euro concorrono, ai fini della partecipazione al programma, fino all’importo massimo complessivo di 150 euro. Per ogni singola transazione, quindi, il limite di rimborso ottenibile è pari a 15 euro.

Cos’è il super cashback?

Una volta superati i requisiti minimi per ricevere il bonus cashback, il Governo ha previsto anche un altro premio per incentivare i pagamenti digitali. Oltre ai 150€ semestrali, infatti, i fedeli della moneta elettronica possono entrare in graduatoria per aggiudicarsi un super cashback di Stato da 3.000 euro. Per vincere il super cashback non esiste una soglia minima di spesa: l’obiettivo è continuare a spingere i pagamenti tracciabili anche dopo aver raggiunto i requisiti del rimborso base.

Bastano tante piccole transazioni giornaliere per raggiungere l’obiettivo. Sulla IO Pago PA app sarà possibile controllare in tempo reale il proprio ranking nella classifica per aggiudicarsi il super-cashback. Anche in questo caso il conteggio verrà fatto sui sei mesi.

A cosa serve questa misura?

Ufficialmente il meccanismo del cashback del Governo mira a combattere l’evasione fiscale incoraggiando gli italiani a preferire i pagamenti digitali, tracciabili dall’Agenzia delle Entrate. Oltre a ridurre il giro d’affari in nero il sistema di cashback nazionale potrebbe anche portare altri benefici. In questa fase economica così delicata per il Paese, infatti, un rimborso di denaro può spingere la spesa delle famiglie nei negozi e far ripartire le attività locali. Bar, ristoranti e negozi potrebbero beneficiare di questo stimolo, invogliando i consumatori a spostare qualche acquisto nei negozi oppure a comprare qualcosina in più per ricevere più bonus cashback.

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