Assegno Unico Universale: cos’è e come richiederlo (GUIDA)

Il tanto chiacchierato assegno unico universale sta per fare ufficialmente il suo esordio in Italia. Infatti a partire dal 1 Marzo inizierà l’elaborazione da parte dell’INPS di tutte le domande presentate dal 1 gennaio al 28 febbraio. In questa guida cerchiamo di riassumere, in modo semplice e chiaro, cos’è questa nuova misura, a chi spetta e, soprattutto, come richiederla.

Cos’è l’Assegno Unico Universale?

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’importo spettante varia in base all’ISEE familiare presentato che dovrà essere valido al momento della presentazione della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli, nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.

A chi spetta l’assegno unico?

L’Assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
    • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Come funziona il calcolo?

L’importo dell’Assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’ ISEE in corso di validità. Pertanto, alle famiglie che al momento della domanda siano in possesso di ISEE in corso di validità, l’assegno è corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla corrispondente fascia di ISEE .

Le medesime maggiorazioni sono comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva con tutti gli arretrati, anche a coloro che al momento della presentazione della domanda non siano in possesso di ISEE , ma per le quali l’ ISEE sia successivamente attestato entro il 30 giugno.

L’Assegno unico per i figli a carico, poiché è una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di ISEE ovvero con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi dell’Assegno previsti dalla normativa.

Come posso richiedere l’ISEE?

Puoi richiedere il tuo ISEE direttamente a noi. Sos Città è infatti anche un CAF territoriale “Tutela Fiscale del Contribuente”. 

La pratica è assolutamente gratuita e per andare in contro alle esigenze di tutti, considerando anche la situazione pandemica, offriamo la possibilità di elaborare la pratica anche online.

Nel caso in cui foste interessati potete contattare un nostro referente e chiedere informazioni scrivendo una mail a soscittabari@gmail.com oppure inviando un messaggio WhatsApp al seguente numero 3347079827

Quanto spetta?

L’importo dell’Assegno unico e universale viene determinato in base all’ ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.

In particolare, è prevista:

  • una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità;
  • una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma del vecchio Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite prima di questa riforma.

L’Assegno unico e universale è corrisposto dall’INPS ed è erogato al richiedente mediante accredito su conto corrente bancario o postale, ovvero scegliendo la modalità del bonifico domiciliato. Infatti, in fase di compilazione della domanda, il richiedente potrà indicare le modalità di pagamento.

Siamo genitori separati o divorziati: ci spetta l’assegno unico?

Si, l’assegno unico spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50%, questo a prescindere dal fatto che il genitore versi o meno l’assegno di mantenimento per i figli o da chi sia realmente convivente con i figli.

Non mi convince: dov’è il trucco? Cosa è stato tolto in favore dell’assegno unico?

Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale, a decorrere dal mese di marzo 2022 sono abrogate le seguenti misure di sostegno alla natalità, in quanto assorbite dall’Assegno:

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Resta valido e in vigore invece il bonus asilo nido.

L’assegno unico inoltre è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Per i percettori del Reddito di Cittadinanza l’importo dell’Assegno è erogato, con le stesse modalità di erogazione del RdC, mediante accredito sulla carta RdC di cui gli stessi sono in possesso.

Quali sono i requisiti per presentare la domanda?

L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati ecc.

La misura è riconosciuta a condizione che al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:

  • sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • sia residente e domiciliato in Italia;
  • sia o sia stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l’Assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio dall’INPS, senza necessità di presentare apposita domanda.

Come e quando presentare la domanda?

La domanda per l’Assegno unico e universale è annuale, comprendendo le mensilità che vanno da marzo a febbraio dell’anno successivo e può essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022 da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza con il figlio, direttamente attraverso il sito INPS (solo se in possesso di credenziali SPID) oppure tramite patronati (puoi chiedere aiuto anche direttamente noi dato che il CAF Sos Città svolge anche servizi di patronato).

La domanda può essere presentata anche mediante tutore del figlio ovvero del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato.

Al compimento della maggiore età, i figli possono presentare la domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di Assegno loro spettante.

Posso simulare l’importo dell’assegno unico?

Certo. Se sei già in possesso di un ISEE valido, puoi utilizzare il simulatore messo a disposizione direttamente dall’INPS facendo clic QUI

Ho bisogno di aiuto: potete aiutarmi voi?

Certamente. Il nostro CAF svolge anche servizi di patronato. Per chiedere aiuto potete sempre scriverci via mail a soscittabari@gmail.com oppure via WhatsApp al 3347079827.

Come posso restare aggiornato con le vostre guide?

Per restare aggiornato puoi richiedere gratuitamente la nostra Sos Card ovvero una card digitale che, tra l’altro, ti darà diritto a sconti e agevolazioni esclusive. Per richiederla, fai clic qui

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